
12 Set Mini protesi del ginocchio, l’ultima frontiera della chirurgia ortopedica
Le mini protesi del ginocchio sono la soluzione ideale per quei soggetti che presentano usura della cartilagine limitatamente a una sola sub-articolazione.
Una tecnica di mini-joint replacement che permette di minimizzare complicazioni e disagi, poiché interviene solo sulla parte usurata, lasciando intatte le articolazioni sane del ginocchio.
Ce ne parla il Dott. Fabio Bernetti, Responsabile del Raggruppamento di Chirurgia Ortopedica del Santabarbara Hospital di Gela.
Dott. Bernetti, in quali casi può essere indicato un intervento di questo tipo?
Il ginocchio si compone di tre sotto-articolazioni: la femoro-rotulea, la femoro-tibiale interna e la femoro-tibiale esterna. I pazienti candidati a questo tipo di intervento sono, ovviamente, quelli che hanno l’usura di una sola sub-articolazione.
Dalle nostre parti l’articolazione del ginocchio che si consuma più frequentemente è la femoro-tibiale interna, in quanto il morfotipo della popolazione italiana – e meridionale in particolare – è quello del ginocchio varo, una conformazione ossea che predispone il soggetto all’usura del menisco mediale.
Con le mini protesi viene riposizionato un menisco artificiale che ridà la corretta funzionalità al ginocchio, permettendo al paziente di tornare a fare tutto quello che faceva prima, compresi lavori pesanti e attività sportiva.
Quali sono dunque i vantaggi della chirurgia mini-invasiva rispetto alla chirurgia tradizionale?
Fino a pochi anni fa anche solo con una di queste tre articolazioni consumate si eseguiva una protesi totale del ginocchio. Un po’ come mettere una dentiera ad un paziente che ha un solo dente cariato! La sostituzione della sola parte consumata dà grandi vantaggi da un punto di vista funzionale ed anche da un punto di vista articolare, con tempi di recupero molto più corti e con una degenza altrettanto breve.
Che cosa bisogna fare per sottoporsi a questo intervento?
Bisogna prima affrontare una visita ortopedica, portando con sé delle radiografie eseguite in posizione ortostatica (cioè in piedi), che ci serviranno per valutare bene lo stato dell’articolazione compromessa. Una volta data l’indicazione chirurgica, nell’arco di un mese è possibile essere sottoposti all’intervento con risultato funzionale rapido e soddisfacente.
Le mini protesi possono dare fastidio? Quali sono le complicazioni e i tempi di recupero?
I materiali di questi dispositivi sono identici alle protesi totali ma molto più piccoli e quindi meno avvertiti dal paziente, che percepisce il suo ginocchio normalmente. Essendo una chirurgia protesica è soggetta alle stesse complicazioni della protesi totale ma con una percentuale decisamente più bassa: meno perdite di sangue, meno dolore e quindi meno degenza e meno spesa sanitaria.
Da quanto tempo si impiantano le mini protesi in Santabarbara Hospital?
Al Santabarbara Hospital abbiamo sempre fatto le protesi monocompartimentali già dal 2005 ma con numeri decisamente bassi, soprattutto perché i materiali di allora non erano molto performanti e quindi venivano riservate ad un numero di pazienti limitato.
Negli ultimi anni – a partire dal 2015 sicuramente – le protesi di ultima generazione hanno dimostrato delle performance chirurgiche importanti, tanto rendere sempre più indicata l’opportunità dell’intervento chirurgico, con risultati molto soddisfacenti.
Grazie al passaparola, i pazienti che hanno richiesto questo tipo di intervento sono aumentati in maniera notevole e credo che aumenteranno ancora di più nell’immediato futuro. Ciò sta accadendo anche perché l’indicazione della chirurgia protesica mini invasiva viene oggi estesa anche a soggetti più giovani, senza un vero e proprio limite di età.
Parlando della sua esperienza in questa tecnica interventistica, ricorda qualche caso clinico in particolare?
Mi piace ricordare il caso clinico per me più importante, quello di un paziente che dopo essere stato operato più volte al ginocchio non riusciva più a camminare. Con la protesi mini-compartimentale non solo ha ripreso a camminare ma con grande soddisfazione personale è tornato a correre, partecipando persino a una piccola maratona.